San Bernardo di Chiaravalle
Si sta facendo un gran parlare delle elezioni del nuovo principe di Seborga, ma ci si è scordati di una cosa fondamentale: Seborga è sempre stata governata da Abati che esercitavano anche le funzioni di Principe. Quando negli anni Sessanta, dopo circa duecento anni di assenza di un Principe Sovrano, si è proceduto ad eleggere Giorgio Carbone, che ad elezioni avvenute divenne il Principe Giorgio I, ci si scordò che Seborga era stato un principato ecclesiastico per secoli e che un principe laico poteva essere solo una soluzione temporanea. Il principato era sempre stato sotto la tutela della Santa Sede , ma tale posizione giuridica era legittimata dal fatto di avere un Principe Abate, dunque, se Seborga vuole davvero rendere omaggio alle proprie tradizioni, se vuole tornare allo spirito di San Bernardo, dovrà eleggere quello fra i candidati che sia anche un Abate. Direte voi: non c'è un Abate fra i candidati. E invece sì, c'è. Il Gran Principe Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia è Abate Commendatario dell' Ordine diaconale delle Sante Marta e Maria dal 19 Luglio 2003 per decreto del Patriarca della Chiesa ortodossa d'Albania e d'Epiro della diaspora. Infatti, fin dal Medio Evo, un laico può essere Abate Commendatario, detto anche Abate temporale; tale figura è esistita nella Chiesa cattolica fino al Concilio Vaticano II e sopravvive in alcune Chiese orientali. Inoltre il Gran Principe, nella Sua veste di Capo della Chiesa Ortodossa d'Epiro ha una dignità pari a quella dei Vescovi, presiede il Santo Sinodo, siede nell' iconostasi, lo spazio per il clero, durante la Divina Litugia ( la S. Messa orientale), benedice la folla; per la Chiesa ortodossa ha infatti un carisma episcopale. Dunque direbbe San Bernardo, Deus lo vult, questo è un segno del Cielo.
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