Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Epiro

La Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa d'Epiro, con il presente vuole rendere edotti tutti coloro che volessero presentare domanda di ammissione nell'Ordine Costantiniano di Epiro di contattare gentilmente il seguente indirizzo di posta elettronica : ordinessgeddiepiro@libero.it

Sperando di avere fatto opera gradita, la Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa d'Epiro, coglie l'occasione per porgere cavallereschi saluti.



venerdì 11 settembre 2009

Sant'Eleuterio di Nicopoli, un Santo Epirota



Sant' Eleuterio Papa e martire



m. 189


(Papa dal 175 al 189)Greco. Nato a Nicopoli nell'Epiro, fu papa dal 175 al 189. Dopo il martirio probabilmente fu sepolto in Vaticano, vicino al corpo di san Pietro. Il suo pontificato fu segnato da movimenti ereticali che giunsero fino a Roma. Tra di essi il montanismo, che sosteneva l'imminente fine del mondo accanto a un forte rigore morale. Eleuterio fu tollerante per evitare una scissione fra i cristiani. Invece contro i marcioniti, che ammettevano tre principi e tre battesimi, e gli gnostici emanò un decreto nel quale, tra l'altro, si autorizzavano i cristiani a cibarsi con qualsiasi alimento e superare così la distinzione tra cibi puri ed impuri. Sembra inoltre che con un altro suo decreto ordinò che il giorno di Pasqua si celebrasse di domenica. Il Martirologio Romano di lui riporta: «A Roma sant'Eleuterio, papa e martire, il quale convertì alla fede di Cristo molti nobili romani, e mandò nella Gran Bretagna Damiano e Fugazio, i quali battezzarono il Re Lucio, insieme a sua moglie e a quasi tutto il popolo». (Avvenire)
Emblema: Palma
Martirologio Romano: Sempre a Roma, sant’Eleuterio, papa, al quale i celebri martiri di Lione, a quel tempo detenuti in prigione, scrissero una nobile lettera sul mantenimento della pace nella Chiesa.

S. Eleuterio, di Nicopoli (Epiro), martire (?), fu probabilmente sepolto in Vaticano, vicino al corpo di S.Pietro. Menzionata unicamente da fonti agiografiche tarde (sec. VIII), la sua incerta biografia si basa principalmente sul Liber Pontificalis. Il suo episcopato fu segnato da movimenti ereticali che giunsero fino a Roma: il montanismo che sosteneva l’imminente fine del mondo, l’esagerato rigore di condotta morale e la prerogativa di profetizzazione. Eleuterio fu tollerante per evitare una dolorosa scissione fra i cristiani. Invece contro i marcioniti, che ammettevano tre principi (buono, giusto e cattivo) e tre battesimi, e gli gnostici, seguaci di Pitagora e Platone, emanò un decreto nel quale, tra l’altro, si autorizzavano i cristiani a cibarsi con qualsiasi alimento e superare così ogni eretica distinzione tra cibi puri ed impuri. Con un altro suo decreto, si reputa, ordinò che il giorno di Pasqua si celebrasse di domenica.``Secondo il Liber Pontificalis, che non accenna minimamente al suo martirio, fu in rapporto con Lucio, re dei Britanni. La sua festa si celebra il 26 maggio ed è così menzionato nel Martirologio Romano: A Roma sant’Eleuterio, papa e martire, il quale convertì alla fede di Cristo molti nobili romani, e mandò nella Gran Bretagna Damiano e Fugazio, i quali battezzarono il Re Lucio, insieme a sua moglie e a quasi tutto il popolo. Nell’arte S.Eleuterio viene raffigurato o con gli abiti pontificali e un libro nella mano sinistra o con abiti pontificali e una grande tonsura.


Fonte: www.santiebeati.it

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