La parola Cavalleria, e l'aggettivo Cristiano in modo particolare, nei tempi odierni sono divenuti termini desueti.Voci contrastanti si alzano in discussioni infinite per il pro ed il contro, la libertà dell’individuo cozza contro la morale dello stesso, una autarchia imperante ha buttato alle ortiche tutte le nostre tradizioni e i nostri costumi. Oggi la morale si basa sulla lunghezza delle gonne, sul conto in banca e sulla matrice della sessualità. La cavalleria era nata per la difesa dei più deboli, con uno stile di vita austero e parco nei costumi. La cristianità ha aggiunto una missione nella missione: la carità! Ma ciò non significa la sottomissione ad altre culture o costumi. “Sono Cavaliere per lo stile di vita e sono Cristiano per la fede in Dio”. Il cavaliere cristiano una sola volta s’inginocchia e pronuncia due giuramenti: uno di fedeltà a quello stile di vita e l’altro di credere in quel Dio che per la suprema carità, salì sul calvario per noi tutti.
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