Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Epiro

La Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa d'Epiro, con il presente vuole rendere edotti tutti coloro che volessero presentare domanda di ammissione nell'Ordine Costantiniano di Epiro di contattare gentilmente il seguente indirizzo di posta elettronica : ordinessgeddiepiro@libero.it

Sperando di avere fatto opera gradita, la Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa d'Epiro, coglie l'occasione per porgere cavallereschi saluti.



lunedì 14 settembre 2009

Aggiunta del cognome Materno

Con decreto dell' 11 Maggio 2009 il Ministero degli Interni della Repubblica Italiana ha concesso a Don Davide Pozzi di Santa Sofia di aggiungersi il cognome materno Sacchi cosicchè il Serenissimo Principe si chiama ora Don Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia; la concessione del cognome materno è stata preceduta da una istruttoria, il cui originale è depositato presso il Ministero in questione, in tale istruttoria si legge: " Il dott. Pozzi Davide...omissis...è figlio di Donna Giuseppina Sacchi. Donna Giuseppina Sacchi , oltre a distinguersi per la sua attività di poetessa e scrittrice... conosciuta ed apprezzata dagli amanti del settore, è indubbiamente persona di profonda sensibilità d’animo anche perchè si dedica, da sempre, al benessere dei più deboli. L’animo caritatevole della sig.ra Sacchi è testimoniato anche dai ringraziamenti ufficiali di Sua Eccellenza Monsignor Domenico D’Ambrosio, Vescovo di San Giovani Rotondo, che, in numerose lettere a lei dirette, si dichiara addirittura commosso per la grande generosità con la quale stabilmente nel tempo la stessa ha manifestato concretamente la sua attenzione ai più bisognosi e sofferenti.Gli esponenti della famiglia Sacchi si sono messi in luce per eroismo e prodezza in diverse epoche storiche: la sig.ra Giuseppina Sacchi è... unica figlia di Alberto Sacchi, patriota e combattente della seconda guerra mondiale, nonno quindi del ricorrente, valoroso soldato, amante della Patria, che si è distinto per aver coraggiosamente liberato numerosi prigionieri slavi nelle tragiche circostanze dell’ 8 settembre 1943, salvandoli dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti e da morte certa. La sua audacia gli valse La “Médaille en memorial” per gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, da parte della Società Internazionale des Prisonniers, Déportèés, Internés... La Contessa Giuseppina Antonietta Sacchi di Lisio, nata a Castel San Giovanni, vivente, discende dal’ antichissima e nobile famiglia Sacchi che trae le proprie origini dal Cherasco e di essa esistono diverse diramazioni; tale famiglia è censita nell’ Enciclopedia Storico - Nobiliare Italiana di Vittorio Spreti e nell’ Elenco Nobiliare Italiano, nonché in vari altri nobiliari. A tale nobile famiglia appartenne anche San Gandolfo Sacchi, nato a Binasco (PV) verso il 1200 e deceduto a Polizzi Generosa, in Sicilia, città di cui è divenuto il patrono, nel 1260. Citeremo, fra gli esponenti del Casato, Gaspare di Enrietto, che venne investito del feudo di Lisio il 30 Maggio 1711 ed ottenne il titolo Signorile il 22 Giugno 1737 e Giovanni, di Gaspare, che fu creato Conte il 5 Dicembre 1768. Ad un ramo pavese della famiglia appartenne Gaetano Sacchi, nato a Pavia nel 1824 e morto a Roma nel 1886, che fu fervido ammiratore e fedele seguace di Garibaldi, che seguì come volontario in Uruguay. Egli fu capitano all’assedio di Montevideo e si distinse in molte battaglie; fu anche Generale di Corpo D’Armata nel 1877 e Senatore del Regno nel 1876. Il bisnonno di Donna Giuseppina fu combattente nelle guerre di indipendenza ed il di lei padre Alberto prese parte alla Seconda Guerra Mondiale. Essendosi estinto il ramo principale dei Sacchi, Conti di Lisio, S.M. il Re Umberto II, con Patenti nobiliari dall’ esilio di Casçais, il 15 Aprile 1963, rinnovò il titolo trasmissibile, per via ereditaria, di Conte di Lisio, a favore di Alberto Sacchi, padre di Donna Giuseppina. Alberto, valoroso soldato, amante della Patria, si era infatti distinto per aver coraggiosamente liberato numerosi prigionieri slavi nelle tragiche circostanze dell’ 8 Settembre 1943, salvandoli dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti e da morte certa ed il Re, venuto, anni dopo, a conoscenza di tale atto, volle così premiarlo.Donna Giuseppina è inoltre Duchessa d’Epiro con il trattamento di Altezza Serenissima per concessione di S.A.R. il Principe Alessandro d'Epiro, nipote della Regina Geraldina d'Albania e il 29 Ottobre 2003 il Santo Sinodo della S.Chiesa Ortodossa d'Albania ed Epiro in esilio le ha attribuito il rango di Principessa di Nicopoli. Ella è inoltre membro, dal 25 Luglio 2001, della Fraternità del Beato Gerardo, associazione umanitaria sudafricana dello S.M.O.M. ed è insignita di diversi ordini cavallereschi. Inoltre, il 21 Dicembre 2002, l’Associazione italiana combattenti interalleati, sezione provinciale di Bolzano, le ha conferito la qualifica di socio benemerito ed il premio “Il bersagliere d’Italia” con la seguente motivazione: ”Donna di eccelse virtù, dedita costantemente alla carità ed al sostegno dei combattenti e delle loro famiglie, discendente diretta di una nobile ed illustre famiglia di Patrioti italiani che contribuì decisamente alla vita del Risorgimento, ha sempre dimostrato particolare attenzione alle esigenze degli anziani combattenti e dei sodalizi combattentistici italiani ed europei”. Lo stemma utilizzato da Donna Giuseppina, come stabilito nella concessione di S.M. il Re Umberto II al di lei padre, è quello dei Conti di Lisio: d’oro a tre bande di rosso, con il sacco d’argento, legato; con il capo d'oro caricato di un'aquila coronata, di nero.

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