Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Epiro

La Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa d'Epiro, con il presente vuole rendere edotti tutti coloro che volessero presentare domanda di ammissione nell'Ordine Costantiniano di Epiro di contattare gentilmente il seguente indirizzo di posta elettronica : ordinessgeddiepiro@libero.it

Sperando di avere fatto opera gradita, la Cancelleria degli Ordini Dinastici della Real Casa d'Epiro, coglie l'occasione per porgere cavallereschi saluti.



lunedì 14 settembre 2009

Cenni storici del Casato La Torre


A riguardo alla nobile famiglia della Principessa d'Epiro, A. Mango di Casalgeraldo, Nobiliario di Sicilia, Palermo 1912-1915, scrisse “Si vuole originaria di Francia; passata prima in Milano di cui tenne il governo e poi in Sicilia nella fine del secolo XIV. Un Giovanni ottenne, nel 1400, concessione di una vigna in Castronovo e forse egli stesso fu castellano della città di Girgenti nel 1422; un Parisio fu capitano di giustizia in Caltagirone negli anni 1462-63 e 1468-69; un Bartolomeo fu senatore in Catania negli anni 1506-7, 1511-12, 1522-23, 1526-27, 1535-36 e deputato del regno nel 1511; un Federico e un Giacomo, da Mazzara, con privilegio dato a 12 febbraio 1518 esecutoriato a 26 aprile 1519, ottennero concessione del titolo di regio cavaliere; un Francesco fu capitano di giustizia di Mazzara nell’anno 1534-35; un Antonino tenne la stessa carica in detta città nel 1537; un Francesco fu giurato di Caltagirone nel 1627-28, capitano di giustizia negli anni 1631-32-33-34 e 1634-35, 1645-46; un Antonio fu governatore del Monte di Pietà in Palermo nel 1637-38; un Carlo, con privilegio dato a 22 febbraio 1644, ottenne concessione del titolo di barone del Grano; un Alessandro fu senatore di Catania nell’anno 1646-47, un Francesco de la Torre Inguanti Statella e Platamone (lo stesso del precedente?), con privilegio dato a 19 agosto esecutoriato a 22 dicembre 1664, ottenne concessione del titolo di principe della Terra e Torre di Sant’Agata; un Orazio, figlio del precedente, fu giudice della Gran Corte del Regno negli anni 1647-48-49, 1654-55, 1656-57, avvocato fiscale del tribunale del Real Patrimonio nel 1660, presidente del Concistoro nel 1665, presidente della Gran Corte nel 1669, reggente il supremo consiglio d’Italia in Madrid, luogotenente di maestro giustiziere nel 1670, deputato del regno nel 1671, cavaliere dell’ordine di Alcantara, governatore di Milano nell’anno 1671, maestro razionale di cappa corta del Real Patrimonio, presidente del Concistoro nel 1673, ecc. e acquistò nell’anno 1669 la terra di Tusa; un Alessandro, principe della Torre, fu maestro razionale di cappa corta del tribunale del Real Patrimonio nell’anno 1689, un Orazio la Torre e Benzo fu deputato del regno nel 1790 e vescovo di Mazzara nel 1792; un Giulio la Torre e Benzo, principe della Torre, fu governatore del Monte di Pietà di Palermo nel 1785-86, senatore nell’anno 1790-91; un Giuseppe la Torre e Scoma, cavaliere dell’ordine Costantiniano, fu colonnello di fanteria, brigadiere e ispettore degli eserciti, governatore della città di Siracusa, e morì nel 1799”. L’arma è d’azzurro, alla torre d’argento accostata da due leoni affrontati e controrampanti d’oro, sormontata da tre gigli dello stesso ordinati in fascia, col capo d’oro caricato dall’aquila bicipite spiegata di nero. Il padre di Donna Patrizia, Lorenzo, nato a Caltanissetta il 9 Febbraio 1932, appartenente a detta famiglia, si dilettò di archeologia, di studi storici e, negli anni Cinquanta del Novecento, fu fra i fondatori del Museo di Caltanissetta. Il 9 Febbraio 1969 Saverio I di Borbone, pretendente carlista al trono di Spagna, per premiarne l’impegno culturale e sociale, lo nominò Barone del Grano stabilendo nell'atto di concessione, come segno di particolare favore, che la successione nel titolo potesse avvenire in favore di tutti i discendenti, maschi e femmine e gli confermò lo stemma in precedenza descritto, cimato di corona baronale.

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